venerdì 30 ottobre 2009

Cibus.tec guarda all'internazionalizzazione delle aziende

Settant'anni di storia, da Tecnoconserve a Cibus Tec sono «un valore che non si improvvisa e fanno delle Fiere di Parma il punto di riferimento a livello mondiale nelle esposizioni di macchine per l’industria alimentare». Con queste parole il presidente di Fiere di Parma Spa Franco Boni ha aperto Cibus Tec 2009, la rassegna delle tecnologie e delle macchine per tutte le filiere agro-alimentari, aperta fino al 30 ottobre con quasi 700 espositori (più di 100 da 21 paesi esteri). Sono attesi circa 30 mila visitatori professionali e nel programma sono inseriti una dozzina di meeting tecnici.
L'assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli, il sindaco Pietro Vignali e il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli hanno ribadito la centralità di Parma per l'agroalimentare italiano. Nel 2010 infatti è programmata l’edizione record di Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione che potrà contare su 50mila metri quadrati di area espositiva e su un nuovo look del quartiere fierristico.
Al meeting inaugurale ha partecipato il presidente di Federalimentare Giandomenico Auricchio, che ha ribadito la sostanziale tenuta del settore (è previsto per l’intero 2009 un calo produttivo del 2,5-3%) con un calo a doppia cifra dell’export per effetto della crisi mondiale. Calo più significativo (15-20%) c'è stato per il fatturato dei produttori di impianti e macchine per le industrie alimentari mentre è ancora più marcata la flessione delle vendite di macchine per il packaging alimentare (anche il 40%). Secondo le previsioni i produttori di macchine per il packaging recupereranno il calo già nel 2010 mentre per gli ordini di impianti per la trasformazione delle materie prime alimentari le previsioni sono meno ottimistiche. «Ma il grande afflusso di operatori esteri a questo Cibus Tec – ha detto il presidente dell’Ice Umberto Vattani – è la prova che si può sperare in qualche accelerazioni positiva per un pezzo di made in Italy che rimane al vertice nel mondo».
PER ANDARE ALL'ESTERO SERVE FORMAZIONE: AL VIA UN PROGETTO. Il presidente dell’Ice Umberto Vattani e il direttore generale di Cariparma Giampiero Maioli hanno presentato nella giornata di apertura di Cibus Tec il programma G-Exp (Global Executive Program Agroalimentare). Si tratta di un percorso di alta formazione (2009-2010) mirato all’internazionalizzazione e prevede, oltre alla formazione in aula e all’e-learning, uno study-tour all’estero e lo sviluppo di un progetto di internazionalizzazione. «E' la prima edizione e spero ne seguiranno altre - ha detto Vattani -. Unisce Ice, Cariparma e la Sda Bocconi in un percorso per 25 manager e imprenditori che arrivano dalle piccole e medie industrie che fanno grande l’agroalimentare italiano nel mondo».
«Cariparma e Friuladria - ha ribadito Maioli - operano nelle zone vocate all’agroalimentare con un radicamento storico. Oggi il gruppo si impegna anche grazie alle competenze globali di Credit Agricole in servizi mirati allo sviluppo delle potenzialità affrontando i problemi delle filiere con strumenti nuovi, anche con la formazione». Cariparma è entrata anche nel fondo di investimento CA Agroalimentare (C3A) con una disponibilità iniziale di 95 milioni che accompagnerà le imprese dell’agroalimentare verso la crescita e l'internazionalizzazione.

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